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Si tratta di un istituto di procedura penale in quanto trova la propria disciplina nel codice di procedura penale. Deve tenersi distinto dal sequestro funzionale al processo civile ovvero dal sequestro penale di cui agli articoli 253 e seguenti del codice di procedura penale.
Penale Sequestro preventivo: occorre sempre motivare il periculum in mora Il provvedimento deve indicare le ragioni che rendono necessario anticipare l'effetto della confisca prima della definizione del giudizio (Sezioni Unite n. 36959/2021) Di Simone Marani
Invero, l’onere di esplicitare in motivazione gli elementi fondanti l’esercizio anticipato del potere espropriativo favorisce un controllo più approfondito sulle scelte work dal giudice e, in particolare, sul rispetto del principio di proporzionalità, che – come ribadito dalla Corte – deve ispirarne l’operato.
del medesimo articolo, a norma del quale, invece, qualora sia contestato uno dei delitti dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione, «il giudice dispone» – si potrebbe dire obbligatoriamente – il sequestro preventivo dei beni di cui è ammessa la confisca.
Contro il provvedimento che dispone il sequestro preventivo è possibile fare ricorso al tribunale del riesame [five]. La persona legittimata non è soltanto l’indagato o l’imputato, ma anche colei che, pur non rivestendo tale qualità, risulta essere il proprietario del bene sequestrato: non poche volte, infatti, le autorità mettono sotto sequestro beni utilizzati dall’autore del crimine, ma di proprietà di terzi.
L’effetto devolutivo del riesame deve essere inteso nel senso che il tribunale deve valutare ogni aspetto relativo ai presupposti del sequestro
23 Novembre 2021 La confisca di denaro quale prezzo o profitto del reato è sempre “diretta” (ancorché il denaro abbia origine lecita). Esiste un limite azionabile alla interpretazione giudiziaria della legge penale?
Il provvedimento che ordina il sequestro preventivo può essere impugnato con le stesse modalità previste for each l’impugnazione del sequestro conservativo mediante lo strumento del riesame.
spetta al giudice il solo compito di verificare che i causa civile per risarcimento danni incidente stradale beni rientrino nelle categorie delle cose oggettivamente suscettibili di confisca, essendo, invece, irrilevante sia la valutazione del “periculum” in mora, sia quella inerente alla pertinenzialità dei beni, senza alcuna ulteriore specificazione in ordine alle ragioni che rendono necessaria l’anticipazione dell’effetto ablativo rispetto alla definizione del giudizio con sentenza di condanna e di applicazione della pena
Appare, quindi, evidente che l'esecuzione del provvedimento coercitivo dipende dalla sola autorità giudiziaria dello Stato richiesto davanti alla quale l'interessato può, dunque, mettere in moto i rimedi previsti da quell'ordinamento; ma solo al giudice dello Stato richiedente competono la delibazione di ammissibilità della prova desumibile dalla cosa da sequestrare e l'imposizione di quel vincolo di indisponibilità che condiziona il successivo provvedimento coercitivo e il conseguente ulteriore vincolo imposto dallo Stato richiesto.
Quanto alla durata il sequestro probatorio può essere mantenuto fin quando serva ai fini di prova. La Corte di Cassazione ha sottolineato che " la durata del sequestro probatorio deve essere limitata al tempo strettamente necessario for each l'espletamento dell'accertamento in vista del quale è stato disposto, trattandosi di misura coercitiva reale che incide sia sul diritto di proprietà che sulla libertà di iniziativa economica "(Cass. Sez. III, 13 giugno 2007).
È importante sottolineare che il P.M. può richiedere solamente il sequestro for each le spese di giustizia o relative alle pene pecuniarie, non potendo agire per le somme dovute a titolo di risarcimento del danno.
, sottesa all’esercizio del potere ablatorio, non sia oggetto di una deduzione implicita, ma debba essere adeguatamente motivata, in ossequio al carattere residuale che connota – o almeno dovrebbe connotare – la tutela cautelare.
Quale ulteriore argomentazione a favore della sussistenza dell’onere di motivazione anche nell’ipotesi de qua